Il Governo ha deciso altri due mesi di sospensione degli sfratti.

Infatti nella legge di conversione del Dl 18/2020 “Cura Italia” l’articolo 103, comma 6, che già prevedeva la sospensione dell’esecuzione «dei provvedimenti di rilascio degli immobili , anche ad uso non abitativo» sino al 30 giugno 2020, è stato cambiato.

Ai precedenti già previsti 106 giorni di blocco se ne aggiungono altri 63 per un totale di quasi sei mesi.

Le ragioni stanno nella contingente situazione data dal Covid – 19 che comporta la impossibilità di guadagnare e provvedere al conseguente pagamento, che genera quindi la morosità. Il Governo ha quindi scelto di aiutare chi non ce la fa.

Nessun aiuto invece per la «morosità incolpevole» che, a causa delle procedure, è rimasta nel cassetto. Conseguentemente per tutti gli sfratti la cui esecuzione sia ancora pendente, l’attività degli ufficiali giudiziari per il rilascio è congelata (idem per la disponibilità delle forze dell’ordine necessarie nella fase finale dello sfratto).

Ciò favorirà anche chi ha scelto di non pagare, giocando sul “termine di grazia” e sulle note lungaggini; otterrà di fatto un anno di affitto è gratuito.

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